Lei riposa, respira.
Con lei la
casa, che la accoglie e la protegge.
All’unisono
vivono sulla terra, sotto la volta celeste.
Si appartengono,
si parlano in silenzio.
Lei ascolta
i suoi pensieri il giorno, i sogni la notte.
Forza e
fragilità in un misterioso equilibrio di sole e pioggia.
Un dolore
per l’una è la crepa per l’altra, di un muro durato secoli.
La casa è la
culla di mia madre, in cui leggera attraversa il suo tempo.
Il tetto non
le pesa.
Ogni scricchiolio
è una parola, non ha paura dei fantasmi.
Sarà lei
fantasma della mia vita.
Vivranno per
sempre nel cuore del mondo.